Canzonissima
Canzonissima è stata una popolare trasmissione televisiva di varietà, mandata in onda dalla Rai dal 1956 al 1975. Al consueto spettacolo di comici, soubrette, sketch e balletti, si affiancava l'elemento fondamentale di Canzonissima: una gara di canzoni, abbinata alla Lotteria di Capodanno, successivamente ribattezzata Lotteria Italia. Nel 2010 era stata annunciata una nuova edizione del programma, che avrebbe dovuto essere condotta da Gianni Morandi con Elisabetta Canalis dal mese di settembre, ma il progetto è saltato a causa degli eccessivi costi. Nel 2013 è Carlo Conti a riportare in vita, in versione moderna, lo storico varietà musicale all'interno della sesta edizione de I migliori anni. Il varietà nacque in radio come torneo di canzoni nel 1956, con il titolo Le canzoni della fortuna e con un grande successo di pubblico. L'anno successivo venne portato in televisione per la regia di Lino Procacci e Gianfranco Bettetini con il titolo Voci e volti della fortuna e trasformato in una gara tra dilettanti provenienti dalle varie regioni d'Italia, con la partecipazione di alcuni cantanti professionisti, che gareggiavano in un girone a parte. Nel 1958 il varietà prese il nome di Canzonissima e vide la partecipazione dei cantanti più affermati. Negli anni successivi il regolamento fu di volta in volta aggiornato, diventando spesso complicato e macchinoso, ma ciò non affievolì l'appassionata partecipazione del pubblico, che poteva esprimere le sue preferenze inviando le apposite cartoline-voto vendute insieme ai biglietti della lotteria. Una delle edizioni più note fu quella del 1959, affidata alle abili menti creative di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, alla regia di Antonello Falqui e alla conduzione della nota attrice-cantante-ballerina Delia Scala. Con lei parteciparono Paolo Panelli e Nino Manfredi, il quale ideò per la trasmissione un personaggio che continuò a essere identificato con la sua figura: il barista ciociaro Bastiano, e la sua celebre esclamazione Fusse che fusse la vorta bbona, frase riferita all'invito ad acquistare un biglietto della lotteria forse vincente. Molto apprezzata fu anche l'edizione del 1960 con Alberto Lionello, Lauretta Masiero e Aroldo Tieri. Lionello, che cantava il motivetto La-la-la-la indossando una paglietta, divenne molto popolare e fu definito "lo Chevalier italiano". L'edizione del 1962 fu la più burrascosa. Dario Fo e Franca Rame, ai quali la RAI aveva affidato la conduzione della trasmissione in virtù dei loro successi teatrali e gran popolarità, abbandonarono il programma dopo sette puntate: la sera del 29 novembre i due conduttori lasciarono gli studi mezz'ora prima dell'inizio della trasmissione, costringendo i dirigenti a mandare in onda l'ottava puntata con i soli cantanti, presentati dall'annunciatrice Maria Grazia Picchetti. La causa dell'abbandono fu l'ennesima operazione di censura dei testi di Fo: lo sketch su un costruttore edile che si rifiutava di dotare di misure di sicurezza la propria azienda fu considerato eccessivamente provocatorio dai dirigenti RAI. Diversi personaggi a cui fu chiesto di sostituire Fo e la Rame si rifiutarono di farlo: Walter Chiari aveva accettato di sostituire i due, ma rinunciò successivamente in seguito a diverse pressioni dell'ambiente intellettuale di sinistra. Alla fine furono Sandra Mondaini e Tino Buazzelli a condurre le restanti quattro puntate, mentre per quella finale fu chiamato invece Corrado. Dal 1963 al 1967 la trasmissione continuò con nuovi format e nuovi titoli, Gran Premio, Napoli contro tutti, La prova del nove, Scala reale e Partitissima, per ritornare al titolo originario nel 1968 con l'edizione che vide come protagonisti Mina, Walter Chiari e Paolo Panelli. L'edizione del 1970 rimase famosa per la conduzione di Corrado, in coppia con Raffaella Carrà e per la sigla del programma, cantata dalla showgirl, Ma che musica maestro, che raggiunse e mantenne la vetta della Hit Parade per varie settimane. La coppia venne confermata anche per l'edizione successiva del programma, edizione in cui la showgirl lanciò il ballo Tuca tuca, scandalizzando gli italiani con l'esibizione assieme ad Alberto Sordi. Pippo Baudo e Loretta Goggi raccolsero il testimone per l'ultima edizione serale del programma, andata in onda sempre dal Delle Vittorie, nella quale l'attrice si rivelò come show girl ed imitatrice al grande pubblico. Fu nuovamente Baudo a condurre insieme a Mita Medici la prima edizione pomeridiana del varietà, questa volta però con un riscontro di gradimento e di pubblico nettamente inferiore rispetto alle precedenti edizioni, tanto che con l'ultima edizione del 1974-75 condotta, sempre il pomeriggio della domenica, ancora dalla Carrà con la partecipazione di Cochi e Renato e Topo Gigio, il programma si concluse definitivamente. A partire dal 1975 la gara fra cantanti venne sospesa, e la Lotteria Italia venne abbinata ad altre trasmissioni televisive, la più celebre delle quali fu Fantastico, andata in onda per tredici edizioni tra il 1979 e il 1997. Dal 1970 al 1975 il vincitore della gara canora è stato scelto come rappresentante dell'Italia all'Eurovision Song Contest: iniziò Gianni Morandi, poi due volte Massimo Ranieri - intervallato da Nicola di Bari -, Gigliola Cinquetti e la coppia Wess-Dori Ghezzi; il migliore piazzamento dei cantanti provenienti da Canzonissima fu della Cinquetti (già vincitrice, però, nel 1964) a Brighton nel 1974, la quale arrivò al secondo posto battuta solo dagli ABBA.
Paese: Italia
Anno: 1956 - 1975
Genere: varietà, musicale
Edizioni: 19
Durata: 120 min
Lingua originale: italiano
Conduttore: Vari
Regia: Vari
Produttore: Rai
Rete televisiva: Programma Nazionale